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 LA NASCITA DELLA FISARMONICA 


Dal tedesco PHYSAHARMONIKA
PHYSA = Mantice 
HARMONIKA= Armonico Mantice Armonico 
FISARMONICA


Cenni di Etnomusicologia .
Il folklore musicale dei Paesi Europei, pone in risalto la musica espressa dalle tradizioni del Popolo; è inesatto attribuire sempre alla collettività la formazione e la composizione di pezzi musicali scaturiti da svariate tradizioni o abitudini della gente; questi pezzi musicali sono spesso opera di menti colte, ma il più delle volte non sottoscritti e divenuti inevitabilmente di dominio pubblico.
Uno strumento spesso partecipe di queste ariette fu il rudimentale Organetto apparso in Italia in qualche regione del nord verso gli anni 1830-1840, se non addirittura ancor prima.
Questo strumento fu subito accolto ed amato dalla gente e adottato, abbinando ad esso la buona riuscita delle sagre e feste paesane.
In riferimento alle origini della musica popolare, anche nel caso dell'Organetto (diretto antenato della Fisarmonica), non esistono elementi sufficienti per attribuirne l'invenzione ad una sola persona; una cosa prevale e rimane certa: prima di giungere all'attuale e se vogliamo sofisticata Fisarmonica moderna questi antenati della stessa hanno subito una serie di modifiche e rimaneggiamenti più o meno sostanziali ad opera di empirici costruttori o artigiani armonichisti di ieri e di oggi.
Comunque le basi iniziali risalgono al lontano 1816, quando i tedeschi Eschnbach e Schlimbach adottarono il sistema ad ancia libera (come già prima fece Grenié nell'organo espressivo, poi armonie) e costruirono l'Acoline; la gamma degli aerofoni meccanici prosegue con il viennese Anton Hackel, nel 1818 costruisce la Physharmonika, che veniva abbinata al pianoforte e suonata con la mano destra; essa era costituita da una tastiera di quattro ottave e due pedali che servivano con la loro azione ad inviare aria alle ance. 
Qualche anno dopo nel 1822, il tedesco Friedrich Buschmann diffuse a Berlino l'Accordeon (o Bandeon), detta anche armonica a manticino; quest'ultima era costituita da un mantice a forma di lanterna orientale (esagonale), da due cassette anch'esse esagonali, dove all'interno erano alloggiate due file di ance libere e situate in corrispondenza di appositi fori; esse venivano comandate da un modesto numero di bottoni tramite apposite valvole (o tamponi).


LA NASCITA DELLA FISARMONICA 
Sempre in Germania l'anno dopo, a Trossingen, inizia la fabbricazione Mund-harmonike (Eoline a bocca), da noi chiamate Armoniche a bocca o affettuosamente "bravi alpini"; questo tipo di attività artigiana fu opera di Christian Messner.

Il 6 maggio 1829 in Austria, il viennese Cyrille Demian brevettò a suo favore e dei propri figli l'Accordion, uno strumento pneumatico e portatile; tale strumento l'Aerofono era costituito da una cassa rettangolare unita ad un mantice; sulla cassa erano disposti una serie di bottoni, che ne comandavano il suono emesso dalle onde a mezzo dei tamponi
Lo stesso anno l'inglese Charles Wheatstone brevetta la sua Concertina e la  costruisce nei modelli di contrabbasso e basso, tenore e soprano; questi antenati della moderna Fisarmonica vennero adottati da alcuni compositori del tempo, per l'esecuzione di alcuni pezzi cameristici, ma con scarso successo in quanto l'allora rudimentale tecnica degli strumenti in questione ne limitava le prestazioni; in seguito C. Wheatstone costruì altri modelli a casse poligonali (ottagonali) dette Aeole. 
Nella seconda metà del 1800 ancora a Trossingen, Matthias Hohner da il via alla tutt'oggi fabbrica di Fisarmoniche, iniziando con la costruzione di armoniche a bocca . 


DERIVATI E SIMILI DELLA FISARMONICA 

Un vasto e lungo discorso sulla Fisarmonica di ieri e di oggi sarebbe incompleto se non se ne elencassero almeno sommariamente i suoi simili e derivati. Il sistema ad ancia libera, trova infatti numerose applicazioni su altri strumenti aerofonici.

Alcuni di questi come la Claviette o Melodica (tastiera a bocca), dispongono di una tastiera simile a quella della Fisarmonica a Piano.
Viene usata frequentemente nelle scuole inferiori dagli insegnanti, per formare con i vari modelli a disposizione (basso, medio e acuto) simpatici melodici coretti di giovanissimi, oppure come veniva usata un tempo per dar la nota iniziale ai cantanti lirici.


Tastiere a bocca
Altro strumento che vanta l'applicazione dell'ancia libera, è l'Armonica a bocca; quest'ultima largamente diffusa, ebbe un risalto particolare nelle trincee durante le ultime guerre: essa veniva suonata dai soldati, durante le lunghe ed estenuanti attese degli arrembaggi nemici. 
Altra caratteristica diffusione è nei pastori, che per ingannare il tempo durante la sorveglianza dei loro greggi, suonavano questo strumento. 
L'Armonica a bocca è uno strumento tascabile e ideale per rievocare davanti ai falò nei rifugi montani nostalgiche armonie. 
Anche per questi strumenti si sono costituiti dei veri e propri cori caratteristici, formati da una moltitudine di Armoniche. 

Armoniche a bocca
Le zone principali di maggior rilievo si trovano in Germania e in Austria. 
Alcuni costruttori denominarono questo strumento "bravi alpini", che venne costruita anch'essa come nel caso precedente nei modelli di basso, medio, acuto, per facilitarne l'inserimento nelle formazioni orchestrali. 
La maggiore produzione nel campo delle Armoniche a bocca, è rappresentata tutt'oggi dalla Fabbrica Hohner in Germania dal lontano 1857, per mano di Matthias Hohner, il quale avvia questo singolare tipo di attività, iniziando solo poi verso i primi del Novecento, la costruzione dei primi "accordeons diatonici" (Fisarmoniche Diatoniche o Semitono). 



Entrando nel vivo del discorso sulle Concertine Poligonali, eludendo particolari come i costruttori e le date già accennate velocemente nelle pagine iniziali, rimane ancora da illustrarne le sue principali caratteristiche. 
E' uno strumento molto simile alle Fisarmoniche a Semitono; infatti anch'essa nell'operazione di apertura e chiusura del mantice varia il suono senza variare il tasto premuto. 

A grandi linee, rappresenta una forma d'incrocio con l'Organetto e la Fisarmonica Diatonica; strumento sovente usato nei films Americani, per la sua suggestiva forma esagonale, usata spesso dai Clowns del circo per inscenare esilaranti numeri (in questo caso amano usare concertine rotonde a forma di cilindro) e truccate nel mantice, che a volte si allunga a dismisura; da qualche tempo la Concertina viene usata anche da alcuni cantautori, per dar sfoggio e realtà alle loro composizioni, che spesso decantano come gli antichi Cantastorie i problemi ed i fatti della vita quotidiana. 

Una concertina della Hohner 
L'Armonio (Armonium). Un'altra forma strumentale che vanta l'applicazione dell'ancia libera vibrante è l'Armonio; quest'ultimo trovò una modesta diffusione verso la metà del 1800. Nel 1810 il francese Grenie costruì uno strumento misto con canne ed ance (organo espressivo), il quale rispecchiava lontanamente in forma perfezionata l'Organo a bocca orientale (Seng). Ma il vero capostipite dell'armonio, lo si può indicare nella Physharmonika nel 1818, costruita dal viennese Hackel; verso il 1840, per opera del parigino Alexandre Debain si ebbe il vero e proprio Armonio, che tutt'oggi ancora lo si rivede in disuso nella Sacrestia di qualche chiesetta. 

L'armonio
 Questo strumento è costituito generalmente da cinque ottave in tastiera simile a quella del pianoforte, e da un modesto numero di registri come il Flauto il Clarino, l'Oboe, il ripieno ecc.; quest'ultimo ha le funzioni stesse del registro Master della Fisarmonica, e serve ad inserire tutte le scale di ance disponibili nello strumento. 
La parte inferiore dello strumento è munita di una coppia di pedali che l'esecutore aziona in modo alternativo per inviare aria alle ance, il funzionamento di questo strumento si basa su principi pressoché uguali della Fisarmonica: una serie di valvole comandate dai tasti aprono e chiudono i fori corrispondenti alle scale delle ance. 
L'Armonio fu uno strumento che si diffuse maggiormente nelle piccole chiese e nelle cappelle, per uso liturgico, la dove comunque le comunità non potevano accedere causa la scarsità di fondi, all'organo a Canne.


EVOLUZIONE DELLA FISARMONICA 

associata all'elettronica
Questo strumento, compare sui mercati agli inizi degli anni sessanta, rivoluzionando ma soprattutto rilanciando la Fisarmonica; sempre conservando il sistema ad ancia libera, viene inserito nello strumento, un generatore di suoni elettronico. Il segnale emesso da questi circuiti a transistors, a sua volta viene amplificato in coppia al suono delle ance, dando così molteplici effetti piacevoli. 
Ma prima di proseguire questo discorso, è mio desiderio porre in evidenza i punti di vista di alcuni colleghi fisarmonicisti, i quali sostengono che lo strumento elettronico in questione, ha un suono anonimo ed una totale evasione dalla fisarmonica classica. 
Ebbene tutto questo fu vero un tempo, infatti agli inizi, comparvero per qualche anno sui mercati questi strumenti, che alcune ditte abbandonando il sistema ad ancia libera, puntarono esclusivamente sui circuiti a transistors, allora, ancora di possibilità limitate, lasciando solo la forma della Fisarmonica: ma non si ebbe successo. 
Ai tempi nostri invece, in questi strumenti la Fisarmonica è dominante, ovvero presente nelle sue forme e caratteristiche tradizionali, con la sola differenza che il suono emesso dalle ance, viene amplificato trasmesso dai microfoni interni. 
Oltre a questo la sua grande evoluzione è rappresentata dal generatore elettronico, cha abilmente usato regala stupendi effetti. Inoltre la Fisarmonica elettronica, rappresenta un po' una riscossa solidale, o meglio un cospicuo contributo ai fisarmonicisti.
Con il giungere di questo nuovissimo ed insuperabile strumento dalle grandi possibilità, (ancora una volta, diciamolo, primato Italiano), un gruppo orchestrale può fare a meno delle varie tastiere, delle chitarra basso, e della fisarmonica tradizionale, in quanto presenti nelle prestazioni. 

LE CARATTERISTICHE 
Una serie di flauti formano l'unità base dello strumento; il flauto 16, più basso di un'ottava dalla fondamentale; il flauto 8, fondamentale; il flauto 4, ottava più alta dalla fondamentale; il flauto 22/3', particolare effetto aumento di tono della 4°; tutti i flauti sono regolati da un effetto sostegno e da questi registri, si possono ricavare imitazioni di carrillon, fischio umano, ed una dozzina di timbri diversi ottenuti dai vari intrecci dei flauti. 
Fanno seguito le percussioni 8-4-22/3', con durata suono regolabile; se usate correttamente, si ottiene da queste ultime uno stupendo effetto campane, oltre agli altri bellissimi suoni. 
Seguono gli effetti di mandolino e vibrato, che agiscono sui predetti registri dei flauti aumentando così le prestazioni foniche dello strumento. 

I restanti registri, sei in tutto più due sostegni agiscono sui bassi elettronici; due inseriscono l'accompagnamento del Pianoforte, con un simpatico effetto stile "varietà anni trenta"; un perfetto effetto di chitarra basso con un timbro profondo ed indistinguibile dallo strumento originale; decisamente sul classico il coro Violini, a cui fanno seguito gli accordi dei flauti, in ultimo un utilissimo effetto spazzole di batteria in sottofondo, collegato agli accordi dei bassi che segue fedelmente anche nelle pause l'esecutore. 
Lo strumento è collegato a mezzo di cavi coassiale alla pedaliera che funge anche da centralina, con la possibilità d'uscita in tre diffusioni, per gli effetti fonici separati (stereo). 

 

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