Tratto da: Strumenti musicali popolari in Calabria di Antonello Ricci e Roberta Tucci

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TAMBURELLO

 

In Calabria il tamburello (tammurrinu, tammureddu) è diffuso su scala regionale ed è tuttora molto usato per accompagnare la danza tradizionale - tarantella - per l'esecuzione della quale si richiede un forte sostegno ritmico. Soprattutto in provincia di Reggio Calabria si rileva l'importanza di questo membranofono, che appare lo strumento a percussione per eccellenza, di cui non si può fare a meno e che, anzi, si ama moltiplicare nelle esecuzioni.

É l'unico strumento suonato anche dalla donne e, benché venga praticato da ambo i sessi e molti uomini ne siano grandi virtuosi, il sua carattere femminile - simbolicamente e storicamente determinato - traspare di continuo. É inoltre strumento largamente praticato anche dalle giovani generazioni. Il tamburello, le cui dimensioni variano dai 15 ai 50 cm di diametro, viene molto spesso costruito direttamente dai chi lo suona. Ma vi sono anche dei costruttori che operano in botteghe specializzate -ad esempio a Seminara (RC) - e portano a vendere i propri prodotti nelle fiere e nelle feste religiose.

La costruzione dello strumento prende avvio dalla concia, con sale e allume, della pelle, che per lo più è di capretto ma anche di coniglio e persino di gatto. Ancora bagnata, la pelle viene tesa su una cornice - ricavata da una stretta striscia di legno modellata a cerchio - e fissata intorno ad essa con colla e chiodi, a volte con l'aggiunta di un controcerchio di legno. Lungo la cornice sono aperti degli alloggiamenti rettangolari in cui sono inserite coppie di piattini metallici, battuti e temperati, assicurati mediante filo di ferro. I costruttori usano decorare lo strumento con piccoli motivi floreali dipinti lungo la cornice o con scene di argomento cavalleresco affrescate sulla pelle.

A volte, per ottenere una sonorità più morbida e "ovattata", la pelle non viene completamente rasata del pelo, che resta in evidenza sulla superficie interna del tamburo. Inoltre, per esaltare il volume e le frequenze acute dei piattini, si usa a volte sospendere, in vario modo, campanelli e bubboli all'interno della cornice. Il tamburello viene suonato afferrando la cornice dal basso con la mano sinistra e percuotendo la pelle con la mano destra, utilizzando la punta delle dita, il palmo, il polso, secondo varie tecniche.

Nelle esecuzioni l'accompagnamento percussivo dello strumento è caratterizzato da frequenti ambiguità ritmiche (alternanza nella stessa battuta di figure binarie, semplici o puntate, e ternarie).

 

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