In Calabria il tamburello (tammurrinu, tammureddu) è
diffuso su scala regionale ed è tuttora molto usato per accompagnare la
danza tradizionale - tarantella - per l'esecuzione della quale si richiede
un forte sostegno ritmico. Soprattutto in provincia di Reggio Calabria si
rileva l'importanza di questo membranofono, che appare lo strumento a
percussione per eccellenza, di cui non si può fare a meno e che, anzi, si
ama moltiplicare nelle esecuzioni.
É l'unico strumento suonato anche dalla donne e, benché venga praticato
da ambo i sessi e molti uomini ne siano grandi virtuosi, il sua carattere
femminile - simbolicamente e storicamente determinato - traspare di
continuo. É inoltre strumento largamente praticato anche dalle giovani
generazioni. Il tamburello, le cui dimensioni variano dai 15 ai 50 cm di
diametro, viene molto spesso costruito direttamente dai chi lo suona. Ma
vi sono anche dei costruttori che operano in botteghe specializzate -ad
esempio a Seminara (RC) - e portano a vendere i propri prodotti nelle
fiere e nelle feste religiose.
La costruzione dello strumento prende avvio dalla concia, con sale e
allume, della pelle, che per lo più è di capretto ma anche di coniglio e
persino di gatto. Ancora bagnata, la pelle viene tesa su una cornice -
ricavata da una stretta striscia di legno modellata a cerchio - e fissata
intorno ad essa con colla e chiodi, a volte con l'aggiunta di un
controcerchio di legno. Lungo la cornice sono aperti degli alloggiamenti
rettangolari in cui sono inserite coppie di piattini metallici, battuti e
temperati, assicurati mediante filo di ferro. I costruttori usano decorare
lo strumento con piccoli motivi floreali dipinti lungo la cornice o con
scene di argomento cavalleresco affrescate sulla pelle.
A volte, per ottenere una sonorità più morbida e "ovattata",
la pelle non viene completamente rasata del pelo, che resta in evidenza
sulla superficie interna del tamburo. Inoltre, per esaltare il volume e le
frequenze acute dei piattini, si usa a volte sospendere, in vario modo,
campanelli e bubboli all'interno della cornice. Il tamburello viene
suonato afferrando la cornice dal basso con la mano sinistra e percuotendo
la pelle con la mano destra, utilizzando la punta delle dita, il palmo, il
polso, secondo varie tecniche.
Nelle esecuzioni l'accompagnamento percussivo dello
strumento è caratterizzato da frequenti ambiguità ritmiche (alternanza
nella stessa battuta di figure binarie, semplici o puntate, e ternarie).